DIVINA COMMEDIA

IL PURGATORIO

 

Il Purgatorio, seconda cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri, è il regno della purificazione e della speranza. Qui le anime dei penitenti espiano i loro peccati per prepararsi al Paradiso, in netto contrasto con l’Inferno, luogo di dannazione eterna. Il Purgatorio rappresenta un percorso di redenzione, simbolo della possibilità di redenzione per tutti gli uomini pentiti.

Dante immagina il Purgatorio come una grande montagna a forma di cono situata nell’emisfero opposto a Gerusalemme, formatasi in seguito alla caduta di Lucifero. La montagna si eleva verso il cielo e culmina nel Paradiso Terrestre, dove le anime purificate possono ascendere al Paradiso Celeste.

Il Purgatorio si divide in tre parti principali:

  1. Antipurgatorio
    È la zona iniziale, situata ai piedi della montagna. Qui si trovano le anime dei negligenti, ossia coloro che si sono pentiti solo in punto di morte. Queste anime devono attendere prima di iniziare il loro percorso di purificazione. Nel frattempo, cantano inni e pregano per abbreviare il loro tempo d’attesa, dimostrando la centralità della preghiera come atto d’intercessione per i morti.

  2. Sette Cornici
    Le cornici rappresentano i sette peccati capitali (superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria), ordinati dal più grave al meno grave. Ogni cornice è caratterizzata da pene che seguono il contrappasso educativo, una forma di espiazione opposta al peccato commesso in vita, volta a insegnare alle anime una nuova virtù.

    • Superbia: Le anime camminano piegate sotto enormi massi, imparando l’umiltà.

    • Invidia: Gli occhi delle anime sono cuciti, poiché in vita guardavano con astio il successo altrui.

    • Ira: Le anime vivono in una nebbia oscura, riflettendo sulla cecità dell’ira.

    • Accidia: Le anime corrono incessantemente, contrapponendosi alla loro pigrizia spirituale in vita.

    • Avarizia: Giacciono a terra, legate, meditando sul valore della generosità.

    • Gola: Le anime soffrono la fame e la sete per comprendere la temperanza.

    • Lussuria: Camminano attraverso fiamme purificatrici, imparando l’amore puro e divino.

  3. Paradiso Terrestre
    Situato in cima alla montagna, il Paradiso Terrestre è un luogo di perfezione e armonia, immagine del Giardino dell’Eden. Qui le anime, ormai purificate, si preparano a salire al Paradiso Celeste. Nel Paradiso Terrestre Dante incontra Beatrice, che rappresenta la Grazia Divina, pronta a guidarlo nell’ultima parte del viaggio.

Nel Purgatorio di Dante, la legge del contrappasso ha uno scopo educativo e purificatore. Le anime non subiscono pene punitive come nell’Inferno, ma affrontano sofferenze simboliche che le aiutano a sviluppare le virtù opposte ai loro peccati. Questo percorso di espiazione è un cammino di crescita e redenzione.

Esempi di contrappasso educativo :

  • Superbia: Le anime camminano curve sotto pesanti massi, imparando l’umiltà.

  • Invidia: Gli occhi sono cuciti, per riflettere sull’accettazione del bene altrui.

  • Ira: Una fitta nebbia li avvolge, simbolo dell’accecamento causato dalla rabbia.

  • Accidia: Corrono incessantemente, opponendosi alla pigrizia spirituale.

  • Avarizia: Giacciono a terra, legate al suolo, riflettendo sul distacco dai beni materiali.

  • Gola: Soffrono fame e sete, imparando la temperanza.

  • Lussuria: Attraversano fiamme purificatrici, trasformando il desiderio in amore puro.

Le anime che raggiungono il Purgatorio sono quelle che, pur avendo peccato in vita, si sono pentite sinceramente prima della morte e hanno riconosciuto Dio come fonte di salvezza. Queste anime non sono destinate all’Inferno, ma hanno bisogno di espiare le loro colpe per accedere al Paradiso.

Dopo la morte, le anime dei penitenti vengono accolte da un angelo che funge da nocchiero. L’angelo guida la barca, simbolo di passaggio e purificazione, attraverso un mare che circonda la montagna del Purgatorio. La barca rappresenta il viaggio verso la salvezza e la redenzione, ed è un momento di speranza, poiché le anime, pur essendo ancora in attesa di purificazione, si dirigono verso il luogo della salvezza.

Alla fine del viaggio in barca, le anime giungono al Purgatorio, dove affrontano le difficoltà della purificazione nelle sette cornici. La traversata simboleggia l’inizio del loro processo di espiazione, un passaggio fondamentale per poter ascendere al Paradiso

Simbolismo dell’Angelo e della barca :

  • L’angelo simboleggia la grazia divina che guida le anime verso la purificazione.

  • La barca rappresenta la navigazione verso la salvezza, il cammino che le anime devono intraprendere per purificarsi e prepararsi al Paradiso.

  • Il viaggio in barca segnala la nascita spirituale delle anime, poiché esse si allontanano dal peccato (Inferno) per avvicinarsi alla redenzione e alla perfezione (Paradiso).

Nella Divina Commedia di Dante Alighieri, l’ingresso all’Inferno e al Purgatorio è caratterizzato da elementi simbolici distinti che riflettono le differenze tra i due regni dell’aldilà.

Ingresso all’Inferno:

  • Porta dell’Inferno: Situata all’inizio del poema, la porta dell’Inferno è contrassegnata dall’iscrizione: “Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate”. Questa frase avverte le anime dannate della perdita definitiva di speranza. La porta è sorvegliata da Caronte, il traghettatore delle anime, che le conduce attraverso il fiume Acheronte verso le varie bolge infernali.

Ingresso al Purgatorio:

  • Porta del Purgatorio: Situata sulla sommità del Monte del Purgatorio, la porta è sorvegliata da un angelo che traccia sulla fronte di Dante sette “P” maiuscole, simbolo dei sette peccati capitali. Queste lettere vengono cancellate man mano che l’anima si purifica. L’angelo apre la porta con una chiave d’oro, simbolo della grazia divina che permette l’accesso al regno della purificazione.

Queste differenze simboliche tra le porte dell’Inferno e del Purgatorio riflettono le distinte nature di questi regni: l’Inferno è un luogo di dannazione eterna e disperazione, mentre il Purgatorio rappresenta un cammino di purificazione e speranza verso la salvezza.